Maurizio Bufi
Presidente ANASF

E' passato più di un anno da quando l'Anasf ha presentato al mercato la propria proposta di contratto per la nostra categoria, ritenendo ormai maturi i tempi per una più moderna configurazione giuridico-contrattuale del professionista della consulenza agli investimenti e del collocamento dei prodotti e servizi finanziari al risparmiatore, cioè gli attuali consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede.
Da allora abbiamo avviato una serie di incontri con gli intermediari che si sono resi disponibili ad un confronto informale, ma non per questo meno rilevante sui contenuti, volti alla valutazione ed al confronto di idee, forti del portato delle istanze in tal senso rappresentate dall'ultimo Congresso nazionale, nonché dall'accoglienza riservataci anche da studiosi della materia.
Alcuni passaggi fondamentali della nostra proposta, a cominciare dal tema della consulenza a quello della remunerazione, dall'accesso alla professione all'apertura ai giovani sono stati oggetto del dibattito di questi mesi. Nel frattempo, nel settore della distribuzione finanziaria abbiamo riscontrato un fermento e prospettive nuove, come pure evidenti criticità, soprattutto riferite al sistema bancario ed alla sua configurazione sul mercato. In occasione del nostro evento romano "ConsulenTia 2014" abbiamo trattato questi temi, ripresi anche al convegno Anasf al Salone del risparmio, mettendo a confronto il modello distributivo dei consulenti finanziari e quello degli istituti di credito. Fenomeni come gli esuberi di personale e la loro riqualificazione, il nuovo posizionamento degli addetti bancari alla gestione del risparmio delle famiglie verso una dimensione più vicina a quella del nostro mondo, la necessità indotta dal mercato e dal legislatore di coniugare insieme protezione del risparmio, efficienza degli investimenti e consapevolezza delle scelte, non disgiunte da logiche di equilibrio commerciale e patrimoniale degli intermediari bancari, ci inducono a ampliare a beneficio di tutti la conoscenza della nostra proposta. Ciò affinché i vari soggetti coinvolti, pur portatori di interessi di categoria, si parlino e si confrontino insieme. In questo quadro, il nostro obiettivo rimane quello di definire, qualificare, valorizzare e sviluppare la nostra figura professionale, confidando quindi che anche altri attori del nostro settore sappiano cogliere l'occasione, condividendo l'obiettivo di sviluppo della nostra professione.
È per questo motivo che pubblichiamo integralmente il nostro lavoro sul contratto, che è presentato di seguito con una sintetica introduzione ed una guida funzionale alla sua comprensione.