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26/03/2020

Lettera del Presidente - Emergenza Coronavirus: cosa sta facendo Anasf


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Innanzitutto, condivido con voi l’auspicio di poter uscire quanto prima dall’emergenza dell’epidemia di Coronavirus, nonché la responsabilità che - come cittadini italiani, prima ancora che come operatori economici - dobbiamo avere nel conformarci ai comportamenti virtuosi che la stessa emergenza ci impone. Desidero altresì informarvi sulle molteplici attività che la nostra associazione sta portando avanti, in questo periodo assai critico per il nostro paese, a tutela degli associati e dell’intera categoria degli iscritti all’Albo.

All’inizio della fase di restrizioni, Anasf ha proceduto senza indugio a comunicare ai propri associati le regole da osservare per lo svolgimento della propria attività, mettendo al primo posto la priorità per la tutela della salute pubblica e di quella individuale. Abbiamo consigliato a tutti i consulenti di conformarsi in modo stringente alle regole dettate dalle istituzioni, limitando al minimo gli incontri con la clientela e al tempo stesso di implementare al meglio le potenzialità che, anche in quanto abilitati all’offerta fuori sede, consentono di intrattenere rapporti e relazioni con la clientela a distanza. Con i nuovi mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione, riusciamo così a garantire quella vicinanza alla clientela che è la cifra del nostro modello di servizio di consulenza.

Un banco di prova importante riguarda l’azione che stiamo svolgendo nei confronti del legislatore relativo all’inserimento dei consulenti finanziari nel novero dei destinatari dei 600 euro previsti dal Decreto “Cura Italia”, a compensazione dello stop all’attività per il mese di marzo. Ciò in quanto, l’art.28 del testo di legge prevede che in presenza di enti di previdenza ed assistenza di secondo livello, come Enasarco nel nostro caso, siano essi a provvedere all’eventuale erogazione. Anasf ha contestato questo indirizzo, chiedendo al Ministero dell’Economia ed a quello del Lavoro l’interpretazione autentica della norma e di esplicitare l’inserimento dei cf tra i possibili beneficiari. Il Decreto è in fase di conversione in Parlamento e siamo confidenti di ottenere questo riconoscimento, al pari di altre tipologie di lavoro autonomo che pure sono ricompresi nel sussidio temporaneo.

C’è poi tutto il versante Enasarco e non solo per gli aspetti appena richiamati, che attengono a quelle iniziative di sostegno dell’ente agli agenti di commercio ed ai consulenti finanziari già deliberate dal CdA, in attesa di conoscere le modalità di utilizzo da parte degli iscritti. Siamo infatti impegnati nella gestione della fase che precede l’elezione dell’Assemblea dei Delegati, prevista dal 17 al 30 aprile prossimo. Tuttavia, dobbiamo fronteggiare una posizione di gran parte della rappresentanza delle organizzazioni presenti nell’ente di rinviare la competizione elettorale, con motivazioni del tutto strumentali e con il solo fine di temporeggiare e differire l’esito di un voto che potrebbe verosimilmente vederli soccombenti. Ricordo che Anasf fa parte di una coalizione insieme a Federagenti, Fiarc e Confesercenti, che si presenta unita alle elezioni con la sigla “Fare Presto! e fare bene”, che tutti i consulenti sono chiamati a sostenere.

Lo sforzo che stiamo facendo in queste settimane è anche quello di essere presenti con i media specializzati, attraverso interviste, videochat, articoli e presenze sui mezzi di informazione e tv, nonché con le comunicazioni, newsletter e contatti diretti con gli associati, che proseguiranno nel corso dei prossimi giorni.

Stiamo intrattenendo rapporti con le Autorità di mercato, riguardo lo spostamento di alcuni adempimenti che riguardano gli obblighi di aggiornamento professionale e di formazione sia con la Consob, sia con l’Ivass e siamo confidenti sull’accoglimento delle nostre istanze.

Quanto al termine per il versamento del contributo di vigilanza e di tenuta dell’Albo, l’Organismo dei Consulenti Finanziari, anche su nostra richiesta, ha prorogato il pagamento al 15 maggio prossimo.

Siamo molto determinati a metter in campo quelle iniziative di natura istituzionale di promozione e valorizzazione dell’immagine del consulente finanziario, indipendentemente dal modello di servizio adottato dalle società mandanti e rivolto non soltanto al pubblico che già ci conosce. A questo scopo, l’obiettivo è quello di implementare una serie di campagne di comunicazione, promosse dall’Organismo dei Consulenti Finanziari, nell’ambito del quale, già nel recente passato, sono state organizzate. È altresì auspicabile che le stesse reti prendano, in autonomia o congiuntamente, iniziative simili da loro finanziate, che come Anasf fin d’ora ci rendiamo disponibili a sostenere. Ci aspettiamo inoltre dai vertici delle reti iniziative celeri e significative di supporti economici concreti ai consulenti, per compensare il mancato guadagno dovuto alla perdurante impossibilità di intrattenere e sviluppare attività con la clientela, anche potenziale, attraverso forme di anticipazioni monetarie o comunque mettendo in campo risorse finanziarie.

Consentitemi, infine, di sottolineare come in questa crisi dirompente dei mercati, i consulenti finanziari dimostrano una volta di più il loro livello di operatori qualificati, interpretando al meglio la relazione con la propria clientela, che attraversa come tutti una delicata fase di incertezza e di spaesamento, mitigata e gestita dal supporto professionale di tanti colleghi distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questo riporta in superficie il tema del giusto riconoscimento del ruolo e dell’attività del consulente nell’ambito dell’industria dell’intermediazione e consulenza finanziaria, nonché della sua remunerazione, che va riproposto con forza alle società per conto delle quali operiamo; senza contare quanto sia rilevante in questi frangenti, aver condiviso con i risparmiatori le migliori pratiche della pianificazione e del metodo d’investimento, che hanno fatto dei consulenti dei portatori sani di educazione finanziaria.

I fronti aperti sono molteplici, tutti presidiati giornalmente da Anasf, e sono sicuro che, compatibilmente con l’evolversi della situazione sanitaria nazionale, ancora una volta le caratteristiche di competenza, di abilità relazionale e una grande capacità di adattamento a nuovi ed imprevisti scenari della società, accresceranno il valore della nostra professione, sia dal punto di vista etico sia reputazionale.