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14/12/2021

Un lavoro di squadra

Si è svolto il 13 dicembre, al Mudec – Museo delle Culture di Milano, il convegno “Le nuove frontiere della consulenza”, realizzato da Anasf per celebrare il trentennale dalla legge sulle Sim 1/91, che ha istituito la figura del consulente finanziario, e per raccontare l’evoluzione della professione e le prossime sfide dei professionisti di oggi e di domani. Presente l’intera catena del valore del risparmio gestito e del mondo istituzionale, tra cui Confesercenti, in platea con la presidente Patrizia De Luise e il direttore generale Giuseppe Capanna.

Ad aprire l’evento Luigi Conte, presidente Anasf, “per l’Associazione il grande motivo di orgoglio risiede nel riconoscimento del valore del consulente finanziario ma soprattutto nell’importanza dell’istituzione di una norma a tutela dei cittadini”. Una rivoluzione, quella della Legge 1/91, che ha caratterizzato l’intero mercato finanziario, tema approfondito da Vincenzo Roppo, Università di Genova, Studio Legale Roppo Canepa, che con Anasf ha contribuito a scrivere le pagine di questa storia: “la Legge sulle Sim si colloca in un contesto storico molto rivoluzionario. Nell’89 la caduta del muro di Berlino, nel ‘92 la firma del Trattato di Maastricht e nel ‘94 il crollo della Prima Repubblica, tutti elementi che hanno innescato nuove dinamiche nell’Unione europea e nello scenario degli assetti istituzionali. Uno status di rivoluzione che cambiò profondamente quello della categoria di consulenti finanziari e l’intero mercato nel suo assetto ordinamentale e istituzionale”.

L’evoluzione della professione è avvenuta anche grazie ad altri attori del mercato, come Ocf e Assoreti. Carla Rabitti Bedogni, già commissaria Consob, ora presidente Ocf, ha ripercorso le tappe storiche di allora. “Ho creduto con forza nell’istituzione della Legge 1/91, che ha dato buoni frutti”, ha dichiarato Rabitti Bedogni, che ha anche ricordato Ennio Doris, “un uomo che ha sempre creduto nel valore e nell’importanza della consulenza finanziaria per il Paese e soprattutto per le famiglie italiane". Marco Tofanelli, segretario generale Assoreti, ha raccontato come si è evoluto il rapporto con le reti: “sono cambiati gli obiettivi, le banche non raccoglievano più risparmi solo per erogare servizi ma per investire. In questo percorso di crescita il consulente finanziario è sempre rimasto centrale per costruire la relazione con il cliente attraverso un rapporto di fiducia”, e Lorenzo Alfieri, country head J.P. Morgan Asset Management, ha ripercorso la parallela crescita esponenziale del risparmio gestito.

Nella prima tavola rotonda anche Fiammetta Modena, 5ª Commissione Bilancio, Senato della Repubblica, che ha dichiarato come vi sia un alto interesse del Paese per contribuire a migliorare l’accesso alla professione per le nuove leve. “È importante puntare sulla professionalità del consulente finanziario attraverso la formazione, con supporti come i crediti di imposta e corsi universitari. Credo che la chiave dell’evoluzione del settore sia nell’azione di educazione finanziaria dei risparmiatori, affiancata dalla preparazione dei consulenti finanziari”, ha dichiarato Modena.

“È cambiato l’approccio culturale delle famiglie; per questa ragione il livello di formazione della nostra categoria è la chiave per definire con cura un perimetro di azione che garantisce la tutela delle famiglie italiane. La sfida dei consulenti finanziari di oggi e di domani è quella di portare le famiglie a ragionare per cicli di vita e a condurre la liquidità verso l’economia reale. Dobbiamo trovare gli stimoli e sollecitare la forza politica del Paese per individuare soluzioni normative che incentivino i giovani a intraprendere questa professione”, ha concluso Conte.

È proprio di loro, giovani consulenti finanziari, che hanno discusso Giancarlo Fonseca, head of distribution Lombard Odier Investment Managers, Eva Geraldine Fontanelli, eco-imprenditrice e fondatrice del marchio Goooders, Ferruccio Riva, vicepresidente vicario Anasf, e Elisabetta Sala, segretario Anasf Giovani, tracciando il percorso ideale da intraprendere per la costituzione di team di lavoro, in grado di permettere alla professione di continuare ad evolversi verso il nuovo modello di consulenza finanziaria. È stato Riva a sottolineare come per raggiungere questo obiettivo “è fondamentale l’ingresso nella professione di numerosi giovani. È nostro primario interesse pensare a chi svolgerà domani quest’attività e il team è l’ambito ideale per far crescere i profili junior. Contribuire alla formazione dei futuri professionisti permette di tutelare il risparmio degli italiani di oggi e di domani”.

Tema sottolineato nel suo messaggio alla platea da Tiziana Nisini, sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la quale ha fatto esplicito riferimento all’importanza della sua proposta emendativa sull’accesso dei giovani alla professione, che verrà discussa nella Legge di Bilancio 2022, e della formazione, in primis le borse di studio dedicate ai giovani. In occasione di questa tavola rotonda, dedicata ai futuri consulenti finanziari, è stata premiata Camilla Zaffaroni, vincitrice Borsa di studio Anasf intitolata a Ivo Taddei, che ha scelto di proseguire il suo percorso formativo in materie economico-finanziarie.

Infine, il confronto si è focalizzato su come costituire team di lavoro tra junior e senior sostenendo il valore dei giovani e delle competenze del mondo femminile. Sono ampi i margini di crescita che la categoria può ancora raggiungere e Anasf, insieme a Francesca Bertè, Progetica, Susanna Cerini, tesoriere Anasf, Debora Damiani, coordinatrice Comitato Scientifico Efpa Italia, Alma Foti, vicepresidente Anasf, Antonello Starace, Comitato Esecutivo Anasf, e Maria Paola Toschi, executive director J.P. Morgan Asset Management, ha voluto puntare i fari sulle modalità per sostenere le professionalità di giovani e donne. A questo proposito, Foti ha sottolineato come “questa professione permette di sviluppare grande autonomia nella gestione dei tempi vita-lavoro e valorizza l’opportunità di confrontarsi con i cittadini mettendosi sempre in gioco. Lavorare in team mette a fattor comune questi due aspetti, ponendo l’accento sul valore delle competenze necessarie per rispondere alle richieste degli investitori”.

Alla moderazione dei tre momenti la redazione di Class CNBC, rispettivamente: il direttore Andrea Cabrini, la giornalista Elisa Piazza e la caporedattrice Jole Saggese.

Sarà possibile rivedere l’evento, organizzato in collaborazione con J.P. Morgan Asset Management e Lombard Odier Investment Managers, online sul canale YouTube dell’Associazione.