Consulenti e investimenti Esg, i clienti apprezzano ma non vogliono costi extra

I prodotti Esg mostrano buone performance e nel corso di questi mesi l’industria ha tenuto il passo con un’offerta di strumenti adeguata alle attuali esigenze di mercato. È quanto emerge dalla ricerca McKinsey-Anasf che evidenzia interessanti spunti dal panel dei consulenti finanziari intervistati. In risalto i fronti su cui lavorare per aumentare la sensibilità dei cittadini sugli investimenti sostenibili e rimanere al passo con l’evoluzione della finanza SRI. Il 13% delle masse dei consulenti finanziari è investito in prodotti Esg e oltre il 30% di loro ha più del 15% del portafoglio dei clienti investito in strumenti sostenibili. La maggior parte del campione sostiene di avere un livello medio-alto di familiarità con questi prodotti, ritiene abbiano un impatto positivo su società e ambiente e –più dell’80% dei cf- li propone quasi sempre o frequentemente ai propri clienti.

A seguito della pandemia, l’interesse dei clienti verso i prodotti Esg è aumentato -secondo il 75% dei cf- e la metà di loro è potenzialmente interessata ad investire in questi prodotti ma non accetterebbe costi superiori rispetto ai tradizionali strumenti del mercato. Più interessata è la popolazione di giovani clienti, tra 24 e 39 anni, maggiormente propensa a investire in prodotti Esg secondo il 65% del campione.

Cristina Catania, Senior Partner di McKinsey & Company, ha affermato: “Le aspettative di crescita degli investimenti ESG sono davvero incoraggianti per il settore e il sistema nel suo complesso: la ricerca evidenzia infatti che nei prossimi tre anni il peso di questi prodotti all’interno dei portafogli dei consulenti finanziari potrebbe raddoppiare, passando dall’attuale 12% a circa il 25%. Per rafforzare ulteriormente la crescita degli investimenti sostenibili, sarà cruciale il supporto dell’intera industry, reti in primis, attraverso iniziative dedicate in termini di soluzioni di investimento, consulenza e formazione, sia per i consulenti sia per i clienti”.

“La categoria dimostra ancora una volta di essere attenta al tema della finanza sostenibile e di voler affinare sempre più la propria formazione. Per contribuire a sviluppare ulteriormente gli investimenti sostenibili, rimane altresì necessaria un’azione di maggiore educazione finanziaria per diffondere tra i cittadini il valore dei benefici di questi investimenti anche in termini di accrescimento del reddito. Bisogna inoltre favorire una maggiore comunicazione intergenerazionale tra i risparmiatori al fine di sostenere il processo di integrazione tra economia reale, risparmio e investimenti sostenibili”, ha commentato Luigi Conte, presidente di Anasf.

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