Salone SRI

Anasf: crescono interesse e competenze sulla finanza sostenibile

Gli investitori non sono mai stati attenti quanto oggi al tema della finanza sostenibile, e l’interesse sui prodotti SRI è cresciuto rispetto al 2020. È quanto emerge dalla VII edizione della ricerca SRI: il coinvolgimento consulente-cliente, realizzata da Anasf ed ETicaNews e presentata in occasione del Salore SRI 2021The importance of being ESG. Il 53% dei consulenti, infatti, dichiara che ritiene ottimo o buono il grado di interesse verso la finanza SRI dei propri clienti (mai era stata registrata una percentuale così alta). Rispetto al 2020, inoltre, il 13% in più dei consulenti percepisce un maggiore interesse degli investitori sui prodotti SRI.

Secondo il 66% degli intervistati (+20% rispetto all’anno precedente) l’attenzione dei clienti sul livello ESG è rivolta anche ai gestori di fondi SRI; tale dato fa emergere una richiesta di impegno in termini di sostenibilità e responsabilità da parte degli investitori nei confronti delle società stesse che propongono prodotti SRI. Da questo punto di vista, i consulenti hanno dichiarato di ritenere l’impegno, le azioni e la cultura ESG delle proprie strutture lavorative abbastanza (52%) e molto (43%) coerenti con i prodotti SRI commercializzati e si constata l’interesse da parte delle società di asset management di conoscere la propensione verso gli investimenti sostenibili dei propri clienti. Il 66% infatti afferma di includere quesiti specifici sulla finanza sostenibile nel percorso di profilazione.

A oggi i consulenti si ritengono piuttosto preparati sulla finanza sostenibile, e circa la metà reputa di avere un buon livello di conoscenza sui prodotti, criteri e indici di performance ESG. È al minimo storico la percentuale di chi considera insufficiente la propria competenza al riguardo. Al contempo, però, dall’analisi è emerso anche che l’informazione e la formazione sulle tematiche di finanza responsabile sono ritenute migliorabili (rispettivamente dal 60% e dal 53% dei consulenti intervistati). Questo si accompagna alla maggiore attenzione da parte dei media (non solo quelli specializzati) sui temi SRI che accresce l’interesse da parte dei risparmiatori e innalza la qualità delle informazioni e la domanda di competenza richiesta dagli investitori.

Quest’anno i consulenti si rivelano più preparati dal punto di vista delle normative europee, e cresce del 22% la quota di coloro i quali sono a conoscenza dell’ Action Plan e del Regolamento Sfdr sugli obblighi informativi in merito all’integrazione dei rischi per la sostenibilità (85%). Inoltre, aumenta del 10% il numero di consulenti che ritiene che l’integrazione degli ESG nel fiduciary duty, ovvero nell’insieme degli obblighi dei soggetti che amministrano un patrimonio di altri, si tradurrà in una differente strategia di analisi degli investimenti dei clienti.

In linea con le riflessioni emerse, la ricerca evidenzia nell’ultimo anno un’ulteriore presa di consapevolezza dei consulenti sulla centralità degli ESG, sia da un punto di vista normativo che per quanto riguarda le relazioni con i clienti.