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06/06/2022

La nuova ricerca in tema Esg

Nel mese di maggio l’Associazione, in collaborazione con McKinsey, ha raccolto le evidenze di una survey volta a sondare interesse e aspettative dei consulenti finanziari sulle tematiche Esg.

La percentuale media dei portafogli investita in prodotti Esg è cresciuta: oggi si attesta al 15%, ma per la fine del 2022 circa un terzo dei consulenti finanziari intervistati si aspetta di avere più del 25% del portafoglio investito in prodotti Esg. Rimanendo sul tema di gestione, secondo la quasi totalità del campione, nell’ultimo anno, gli Esg non hanno registrato una differenza di prezzo e hanno avuto una performance almeno pari ai prodotti tradizionali.

Rispetto al rapporto con la rete, la gran parte del campione ritiene che, in relazione al 2021, quest’ultima abbia arricchito l’offerta di prodotti Esg, in linea con le esigenze dei clienti, e metta a disposizione strumenti dedicati, quali materiali e piattaforme. Alta è anche la messa a disposizione di percorsi o moduli di formazione sul tema, più 22 punti percentuali rispetto al 2021. Il settore ha reagito prontamente alla spinta Esg, tuttavia solo il 38% dei consulenti finanziari pensa che la propria mandante sia ritenuta leader nell’ambito della sostenibilità.

La formazione su competenze e attitudini rimane il pilastro fondamentale, tanto che il 72% del panel ha conseguito una certificazione in ambito Esg e propone prodotti sostenibili quasi sempre o frequentemente ai propri clienti, clienti sempre più interessati ad investire in prodotti Esg, in quanto ritengono che questi ultimi abbiano un impatto positivo su ambiente e società, anche se non accetterebbero costi superiori rispetto a quelli tradizionali.

Dalla ricerca emerge anche un altro elemento importante, ovvero che secondo i consulenti finanziari l’interesse dei risparmiatori non dipende dalla disponibilità finanziaria o dal genere, ma è correlato all’età dei clienti, visto che la fascia più interessata si colloca tra i 24 e i 39 anni. Rimane però un anello debole, che riguarda la loro conoscenza rispetto alle tematiche di investimento Esg: per il 65% del panel (il 74% nel 2021) è limitata.

Le aspettative future sono alte ed emergono call to action per tutti gli attori del settore: una distintiva value proposition delle reti in tale ambito; il raddoppio dell’attuale quota di portafoglio impiegata in investimenti Esg nei prossimi tre anni, e quindi una costante formazione su queste tematiche, incluso l’aggiornamento della normativa; un modello di consulenza che promuova la sostenibilità, anche attraverso incentivi mirati; una maggiore educazione finanziaria per incrementare il livello di conoscenze e competenze dei cittadini.

 

La ricerca è stata presentata in occasione del seminario Anasf “La svolta sostenibile dei consulenti finanziari” al Salone del Risparmio 2022.