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02/07/2022

Consulenti in verde

Un tuffo nel verde. Dal 2 agosto i questionari introdotti dalla Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari (Mifid) che vengono consegnati ai risparmiatori dai consulenti finanziari e sono indispensabili per conoscere il profilo di rischio e le caratteristiche dell'investitore dovranno alzare il velo anche sull'interesse dei potenziali clienti nei confronti degli investimenti sostenibili ed eco-sostenibili. Non solo. Dovranno spiegare se e quali prodotti finanziari Esg vogliono inserire nel portafoglio dando indicazioni precise su un settore, quello degli investimenti sostenibili, che sembra piacere molto gli investitori ma che appare ancora in via di definizione (con la tassonomia europea che si sta delineando) e sul quale non mancano rischi, primo tra tutti quello di greewashing, ovvero di investimenti verdi solo di facciata.

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I rischi del verde. «E' nota la  scarsa alfabetizzazione dei cittadini  europei in materia finanziaria  ed è difficile immaginare che siano in grado non solo di determinare  gli elementi indispensabili  di un investimento, come orizzonte  temporale o tolleranza al rischio,  ma ora determinare anche  in modo specifico quali strumenti  sostenibili e in che misura inserire  nel proprio portafoglio», sostiene  il presidente di Anasf, Luigi  Conte, aggiungendo che «è evidente  che tale scelta possa essere  sostenuta solo attraverso il supporto  di un consulente finanziario». Ma allo stesso tempo dall'Associazione sottolineano come sia «particolarmente complessa l'indicazione della percentuale minima di preferenze di sostenibilità, considerando che sono ancora ridotti gli strumenti finanziari conformi, in un quadro in via di definizione». 

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L’articolo completo è disponibile su Milano Finanza di sabato 2 luglio 2022.